martedì 31 marzo 2015

La voce dei laici maristi...

In questi giorni, alla periferia della Pasqua, nelle scuole mariste si stanno vivendo alcuni incontri sulle nuove frontiere a cui siamo stati invitati dall'ultimo Capitolo: in particolare quelle in cui sono maggiormente coinvolti i laici. Il 30 marzo a Cesano Maderno (ne vedete alcuni momenti nelle foto), il 31 a Genova...
Era presente a questi incontri il fr. Ventura, che fa parte del Segretariato dei Laici (lui dice di sentirsi un po' pesce fuor d'acqua, che ci dovrebbero essere solo laici, ma è perché siamo agli inizi...).
A questo incontro partecipano tutte le persone della scuola che hanno a cuore il carisma: docenti, ex-alunni, genitori, fraternità...
Abbiamo bisogno di nuove strade da percorrere e siamo tutti coinvolti in questo percorso.
E siccome non lo abbiamo ancora esplorato, partiamo tutti dallo stesso livello, fratelli e laici, condividendo una vocazione che è dono per entrambi,

Ci piace allora riportare le righe scritte da Carmine e da Fabrizio pochi giorni dopo l'incontro che si è tenuto a Roma, il 1 marzo; è un buon inizio.

L'incontro dei MARISTI di CHAMPAGNAT

Domenica 1 Marzo  nell' istituto San Leone Magno di Roma c'è stato un incontro a cui hanno partecipato tutte le realtà che gravitano intorno al mondo Marista: Fratelli ,insegnanti , fraternità, ex alunni, giovani impegnati nei gruppi di animazione , genitori . Il tema era :"la seconda assemblea internazionale della missione Marista" tenutasi a Nairobi dal 16 al 27 Settembre 2014.

L'impatto è stato molto forte: un mondo Marista, un mondo capovolto! Una prospettiva diversa per guardare la vita! Mettersi nei panni  dell'altro! E quando guardi la vita dal punto di vista dell'altro è naturale l'arricchimento che ne deriva; il pregiudizio finisce per scomparire; nasce la voglia di mettersi in gioco per andare incontro all'altro. 
L'atmosfera, quindi, è stata di grande coinvolgimento ,entusiasmo e voglia di fare pronti ad affrontare tutti insieme ,laici e fratelli ,le sfide programmate per i prossimi anni dall'assemblea:diffondere il carisma Marista nel mondo , superare paure e resistenze per andare verso le periferie e difendere i diritti dei bambini e dei giovani, coltivare la dimensione della contemplazione e dell'interiorità che sostiene e si alimenta della vita e della missione.

Queste alcune testimonianze
"Quello che mi sorprende sempre di più nonostante gli ostacoli e la diversità di tutti noi che facciamo parte di questa grande famiglia Marista è la nostra chiamata che continuamente ci mette in sfida . Personalmente è una sfida continua alla quale ogni volta rispondo con un " si " mi fa essere migliore nelle diverse situazioni che la famiglia MARISTA mi fa vivere. Grazie per avermi accolta."
"L'aspetto più interessante è stata la condivisione, la possibilità di confrontarsi sulla presenza dei laici nel mondo marista, una presenza che deve diventare sempre più consapevole e pronta a dare vitalità al carisma marista.
"…. giornata passata in famiglia."
"Incontrarsi è sempre una ricchezza e un dono. Sono rimasta colpita dall’entusiasmo dei giovani."
"E’ sempre un piacere conoscere altri maristi e soprattutto riuscire a scambiare parte di sé con loro. Mi sarebbe piaciuto avere più tempo."
"L'impegno e l'augurio per tutti noi è di lasciare le zone di "confort" per avere un atteggiamento di apertura verso tutti ed annunciare e costruire il Regno di Dio.

domenica 8 marzo 2015

Fratelli e laici maristi al SLM per condividere l'assemblea di Nairobi 2014

Ci sono cose, come il vino e l'amicizia, che hanno bisogno di tempo per dare il meglio di sé.
Lo scorso anno c'è stato, nel mondomarista, un gran fermento di riflessione e di incontri  di gruppo, impegnati a preparare la seconda assemblea internazionale della Missione Marista che si poi tenuta a Nairobi, dal 16 al 27 settembre 2014.
Un coinvolgete movimento di persone, idee e novità che adesso vanno distribuite e partecipate a tutte quelle realtà mariste che non hanno potuto sperimentare direttamente l'impegno per la nuova missione.

Proprio per condividere questo entusiasmo, domenica 1 marzo ci siamo incontrati in tanti, fratelli e laici, presso il San Leone Magno, per condividere i contenuti dell'assemblea insieme a chi l'ha vissuta concretamente, sia nella sua fase preparatoria, come Carmine, sia durante la sua intensa realizzazione, come fr. Mario, che ci ha trasmesso non solo le notizie, i fatti  e il contesto, ma la sua esperienza.
Emerge con forza che il carisma marista è un tesoro troppo prezioso per lasciarlo nel deposito delle comunità dei fratelli: va condiviso e partecipato, perché sono soprattutto i laici quelli che oggi spingono e animano  le realtà educative intuite da Champagnat.
Ci siamo ritrovati in tanti questa domenica, da Carmagnola, Cesano, Genova, Viterbo Roma e Giugliano. Fratelli, laici, famiglie, insegnanti... tutti insieme.
Il momento conviviale e l'incontro di presentazione ci hanno fatto sentire più famiglia; la celebrazione conclusiva, nella cappella del San Leone, dove riposa anche fr. Alfano, il primo fratello marista italiano, ci ha fatto sentire anche la responsabilità di essere noi i promotori dei prossimi passi, fratelli e laici insieme.
L'immagine stessa del mondo, vista sotto un'altra visuale, ci aiuta a capire come le cose cambiano, come basta modificare alcuni  elementi  per trovare strade concrete di vivere il sogno marista.
Abbiamo raccolto un po' di immagini della giornata in questo album fotografico e qui puoi leggere il messaggio che è scaturito da questa Assemblea


martedì 3 marzo 2015

SETTIMANA DI FORMAZIONE PASTORALE 23 - 27 FEBBRAIO 2015


Magnifica esperienza vissuta da alcuni docenti, animatori e catechisti delle scuole mariste d'italia. Ormai siamo alla quarta edizione del corso per "operatori di pastorale" e quello che si vive insieme diventa sempre più profondo e signiicativo! Anche quest'anno il gruppo è stato davvero eccezionale e fin dall'inzio aperto alla condivisione personale e del proprio essere MARISTA!
Ecco una testimonianza di uno dei partecipanti:

Mi è stata proposta una settimana di Formazione Pastorale, che ha visto alternati momenti di condivisione,"laboratori" di interiorità, spazi di riflessione personale ed approfondimenti sulla realtà marista e religiosa...
Mi sono approcciata a queste giornate con un po' di titubanza e molta "ansia da prestazione".

Ma appena entrata in contatt
o con questa realtà comunitaria,tutto si è naturalmente trasformato. Grazie all accoglienza e alla semplicità dei luoghi e dei "fratelli", ho vissuto un viaggio che piano piano scendeva nell intimo, un calore che mi accarezzava e mi scioglieva, uno stare in sintonia con una Chiesa che cammina, una carica di entusiasmo e di apertura all altro così come e'.
Il tutto da condividere nella mia quotidianità didattica e relazionale.
Grazie, mi avete fatto uno splendido ed inatteso regalo.

Alessandra Tuccio (docente presso la scuola Marista di Genova)

domenica 1 marzo 2015

Per una scuola davvero buona

L'impegno dei maristi nella scuola cattolica, qui in Italia, rappresenta il cuore della nostra missione. E siamo i primi a toccare con mano, ogni giorno, i limiti e le conseguenze di una discriminazione quasi solo italiana (purtroppo siamo in buona compagnia con la Grecia, che segue piste simili). Ad ogni famiglia che ci interpella per conoscere la nostra proposta educativa dobbiamo poi ricordare che la scuola paritaria, pur essendo un diritto, è una conquista ancora in salita, che lo stato italiano continua a "dimenticare". Siamo a pochi giorni dalla pubblicazione dei decreti per la Buona Scuola. Anche noi ci aspettiamo proposte concrete che diano alle famiglie maggior libertà e meno discriminazioni.
Numerosi parlamentari hanno pubblicato una lettera in tale senso, Avvenire la pubblica oggi integralmente. Ne riportiamo solo alcuni passaggi, perché è un tema vitale per la sopravvivenza di questa risorsa che da tanti anni offre alle famiglie spiragli di libertà.

«È ora che la parità scolastica diventi una realtà concreta»
Caro presidente, il Piano per la «buona scuola» rappresenta il più importante tentativo di riforma dall’epoca della riforma gentiliana. Per questo rappresenta un’occasione irripetibile per superare lo storico gap della scuola in tema di pluralismo e libertà di educazione. Dall’unità nazionale in poi, si è discriminato l’accesso alla scuola pubblica non statale da parte delle famiglie meno abbienti, si è trasformata una scuola a vocazione comunitaria in una scuola per ricchi e si sono costrette le famiglie che decidono di optare per la scuola non statale a una doppia imposizione, quella della tassazione generale e quella delle rette.    .... leggi tutto